Comune di Castello di Godego
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Cenni storici - prima parte

Cenni storici

Cenni Storici

Il toponimo, composto, ha una duplice derivazione. “Castello” allude all’esistenza nel luogo d’una rocca, con funzioni militari, in epoca romana e, successivamente, in età barbarica. Il castello in età medioevale divenne possesso della famiglia degli Ezzelini, ultimo dei quali fu il tristemente noto Ezzelino il Tiranno. Oggi è ancora visibile, nei pressi della canonica, il rialzo del terreno (“castelliere”) sul quale fu eretto il fortilizio. La seconda voce, “Godego”, è di incerta derivazione. Secondo il Camavitto, studioso di cose castellane, nasce dalle parole longobarde “gudia” o “gudaga”, aventi il significato di “boscaglia”. Ed infatti, nel corso dell’alto medioevo, fitte foreste si estendevano su questo territorio attraversato dal fiume Muson. Una seconda ipotesi, sostenuta dal Comacchio e dal Fasoli, propende per una stretta derivazione dal toponimo Godego dal nome di quel popolo, i Goti, che qui, nel corso della seconda metà del secolo V avrebbero eretto una fortezza a presidio del vicino ed importante asse di transito costituito dalla via Postumia. Il luogo fu abitato in epoche antichissime, certamente in età preromana: lo testimoniano gli abbondanti ritrovamenti di materiale archeologico in prossimità e all’interno di quella vasta area arginata (le Motte), che si trova allineata il vecchio corso del Muson. “Le Motte” si presentano come grandioso manufatto con l’asse principale orientato lungo una direttrice nord-ovest sud-est; non appaiono pertanto inserite nel reticolato romano che, in questa zona, è ancora ben conservato. La loro posizione trasversale rispetto alla perfetta geometria delle antiche strade è uno degli elementi che induce a ritenere che le Motte siano una costruzione preromana, risalente all’età del bronzo (XII-X secolo a.C.).

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